The SET all Sardinian professionals,
only the photographer is made in the USA.
by: Massimiliano Lasio
Shh, there is a "photoshoot". And the road is blocked. But who whispers with the little finger over his mouth, in a surreal atmosphere of silence and bass, not a policeman. Fioraie prevent access to cars. Bicycles lying on the staircase that leads from Via San Giovanni Sulis being. Mirrors, lights, cables, boxes of makeup. Two or three photographers stationed, a watch and tripped on. Try to figure out who is the boss and who is the assistant. The luxury shops of what has become a kind of 5th avenue of Cagliari, back and forth, positioning the camera for shooting, and boys and girls in shorts and sneakers that look like a photocopy of the New York hipster. "He's Chris" indicates Giorgia Fadda, "I am the producer". He is the renowned American photographer Chris Lawrence. Who works between Madrid, Milan and London, in his curriculum clients such as Nike and Coca-Cola. As you approach turns out to be little more than a boy. Chris is the only non-Sardinia, the only one of an entire crew that is preparing a photo shoot for the advertising of a product that also made in Sardinia: Pistidda bikes (the ones who rides those who practice sustainable mobility bikesharing). The idea is to put on a team that can provide all the resources and expertise for those who choose Sardinia as the location for advertising campaigns for a spot or for a "photoshoot", indeed. Even male and female models, all Sardinians. Chris is from South Carolina, nasal voice and splendid italiano.Chris went the Art institute twenty years ago in Oristano, another sardinian city north of Cagliari.
SET IN VIA SULIS now Sardinia won't be forgotten. "When I was offered to do this campaign," he says between the first and the second shot, which seems close, however, one to three hours have passed from the first and the second shot, "for me it is a pleasure. I have no prejudices for whom I work for. Now for some time my life is jump on an airplane, tomorrow shooting somewhere far from home. The opportunity to work here in Cagliari, however, was too tempting". What then he said, is that he also came for other reasons, his passion for cycling, for the sun, for friends. And from Madrid, where he lives, is no longer a promblem to catch a plane. Giorgia has eyes everywhere. She comes and goes, speaks to Chris through the walkie-talkie, enter the clothing shop, talk to the "stylist". She has a degree in languages and a job that was invented almost by itself, she is a local landmark for national and international productions. She has worked with the agency Leo Burnett for Maserati, and followed a number of productions in Sardinia for Mercedes Benz, Volkswagen, Honda Motors.
The stylist is Schirru Silvia, make-up artist is Manuela Fiori, flanked by young Claudia Loi. Roberto Cadeddu is in charge of production for the creation of photos and video for the "behind the scenes". The photographer assistants are Davide Sionis and Alessandro Murgia. A team of young creative professionals, back on the island after a period of emigration or the fruit of the native unrest. The locations chosen in Cagliari apart from Via Sulis, are the Parco della Musica, the Mediatech of the Mediterranean, the THotel. "We'd like to show a city that has nothing to envy of European capitals," gloats Giorgia. The customer is Pistidda, makes a city bike. There is also commits himself, Gianni, a former cyclist. He has created a line leading from the city of "photo - shoot", we know that it is. "The idea that I would like to convey - Lawrence explains - is the use of bicycles as a glamorous accessory for mobility in cities." He wanted to work only with local talent and industry professionals. From the visionary, in Sardinia competitive productions can be realized as those in London and Milan. Meanwhile, it is almost time for the second shot. Difficult to understand how much time it takes to create a set. For one shot, you wait, you wait, it is prepared. We are impatient, especially those not directly involved. Everything for the perfect moment. The shot. The giant reflector on the right side of the window, the studo lights corrects the distortions of natural light, the model has had her make up retouched and dressed. The accessories have been carefully positioned. Chris kneels. All properties. You hear the click. And a sigh of relief.
Shh, c’è un “photoshoot ”. E la strada è bloccata». Ma chi lo sussurra col ditino sul naso, in un’atmosfera surreale di silenzi e di toni bassi, non è un vigile urbano. Fioraie impediscono l’accesso alle auto. Biciclette adagiate sullo scalone che da via san Giovanni porta in via Sulis. Specchi, fari, cavi, cassette del trucco. Due o tre fotografi appostati, uno guarda e sgambetta via. Vai a capire chi è il boss e chi è l’assistente. Dai negozi lussuosi di quella che è diventata una specie di via Monte Napoleone cagliaritana, un andirivieni di commessi, in tiro, e di ragazzi e ragazze in shorts e sneaker che paiono la fotocopia degli hipster newyorkesi. «Chris è lui», indica Giorgia Fadda. «Sono la produttrice ». Lui è il celebre fotografo americano Chris Lawrence. Ha lavorato tra Madrid, Milano e Londra, nel suo curriculum clienti come Nike e Coca Cola. Man mano che si avvicina si rivela poco più che un ragazzo. È l’unico non sardo, l’unico di un’intera troupe che sta allestendo un set fotografico per la pubblicità di un prodotto anche questo made in Sardinia: le bici Pistidda (quelle che cavalca chi pratica la mobilità sostenibile del bikesharing). L’idea è metter su un team capace di fornire tutti i mezzi e le professionalità per chi sceglie la Sardegna come location per campagne pubbliciarie, per uno spot, per un “photoshoot ”, appunto. Anche modelli e modelle, tutti sardi. Chris viene dal South Carolina, voce nasale e splendido italiano.Vent’anni fa, galeotta Intercultura, finì a Oristano.
IL SET IN VIA SULIS Da allora la Sardegna non se la dimentica più. «Quando mi hanno offerto di fare questa campagna», racconta fra il primo e il secondo scatto, che sembrano vicini ma fra l’uno e l’altro sono passate tre ore, «per me è stato un doppio piacere. Lavoro ovunque mi chiamino. Per me la vita è prendere un aereo. L’opportunità di lavorare qui a Cagliari però era troppo ghiotta». Che poi lui racconta di venirci per altri motivi, per la bici, la sua passione, per il sole, per gli amici. E che da Madrid, dove vive, non è più proibitivo prendere un aereo. Giorgia ha gli occhi dappertutto. Va, viene, sussurra all’orecchio di Chris, entra nel negozio di abbigliamento, parla con la “stylist ”. Laurea in Lingue e un lavoro che praticamente si è inventata da sola, è punto di riferimento locale per produzioni nazionali e internazionali. Ha lavorato con l’agenzia Leo Burnett per Maserati e seguito alcune produzioni in Sardegna per Mercedes Benz, Volkswagen, Honda Motors.
La stylist è Silvia Schirru, il make up è curato da Manuela Fiori, affiancata dalla giovane Claudia Loi. Roberto Cadeddu cura tutte le fasi della produzione per la creazione difoto e video “behind the scenes”. Gli assistenti di Chris sono i fotografi Davide Sionis ed Alessandro Murgia. Un’equipe di baby-professionalità e di creativi, di ritorno nell’Isola dopo un periodo di emigrazione o frutto del fermento autoctono. Le location cagliaritane prescelte, oltre via Sulis, sono il Parco della Musica, la Mediateca del Mediterraneo, il THotel. «Ci piacerebbe mostrare una città che non abbia nulla da invidiare alle capitali europee», gongola Giorgia. Il cliente è Pistidda, fa bici da città. C’è anche il committende in persona, Gianni, ex ciclista. Ha creato una linea da città protagonista del “photo - shoot”, ormai si sa cos’è. «L’idea che vorrei trasmettere - spiega Lawrence - è l’
utilizzo di biciclette come accessorio glamour per la mobilità in città ». Ha voluto lavorare solamente con talenti e manodopera locale. Da innamorato visionario è certo che in Sardegna si possano realizzare produzioni competitive con quelle di Londra e Milano. Frattanto, è quasi il momento del secondo scatto. Difficile capire quanto si dilati il tempo su un set. Per un’inquadratura, si aspetta, si dispone, si allestisce. Ci si spazientisce, specie chi non è direttamente coinvolto. Tutto per quell’atti - mo. Lo scatto. Lo specchio è nell’angolatura giusta, al di qua della vertina, il faro corregge le storture della luce naturale, la modella è stata truccata, vestita. Gli accessori sono stati accuratamente posizionati. Chris si inginocchia. Tutti immobili. Si sente il clic. E un sospiro di sollievo.
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